Escursione in Val Trebbia alle soglie dell’inverno, tempo di riposo vegetativo che caratterizza i boschi di caducifoglie, è una fase temporanea durante la quale le piante riducono al minimo le fuzioni vitali. Visibili sugli alberi rimarranno le foglie della roverella (Quercus pubescens) che cadranno in primavera quando inizieranno a spuntare quelle nuove. Nella nostra escursione a catturare lo sguardo saranno le rosse bacche della rosa canina e l’indaco intenso, che sprofonda nel nero, dei prugnoli (Prunus spinosa).
Prima che Prospero alzi la mano/ il prugnolo dà inizio al concerto solista/ nella sala fredda e vuota “Elegia per l’addio” Zbigniew Herbert
Il percorso inizia dal Passo di Caldarola (751m slm) con segnavia CAI 101 che da Travo raggiunge la cima del monte Penice, per poi proseguire fino al confine regionale sul monte Carmo, laddove si incontra il territorio delle Quattro Province. Il monte Lazzaro si eleva lungo il crinale spartiacque che divide la val Trebbia dalle valli del Tidone e Luretta. Il rilievo, di poco inferiore ai mille metri, si innalza come una groppa completamente fasciata dal bosco. Dalla Costa della Rasa si segue il sentiero Cai 165 che, con una lunga discesa stretta e ripida nella prima parte, ci condurrà all’abitato di Areglia (378m slm). Seguendo una traccia, con alla sx il
monte Crigno, si raggiungerà la frazione di Tamboriani (616m slm), per poi rientrare, passando dalla Costa Merlera, oppure dalla strada al Passo Caldarola. All’andata, prima di raggiungere il Passo, ci fermeremo per una breve visita al Castello Landi di crivellano (anno 1234), e alla Torre medievale di Bobbiano (anno 1037).
Le iscrizioni si ricevono in sede: venerdì 1 e martedì 5 Novembre 2023 (ore 21/22)