La Valle del Ticino racchiude un composito mosaico di ambienti naturali, rappresentati dal fiume e da un articolato sistema di zone umide laterali e ambienti ripariali, da prati aridi e brughiere, dalle più vaste e meglio conservate superfici della foresta planiziale primaria, così come da paesaggi agrari tradizionali che rappresentano tipici ecosistemi seminaturali, tra i quali spiccano in particolare le risaie, di grandissima importanza per l’avifauna acquatica, nidificante e migratrice e i prati umidi da fieno, localmente denominati marcite. L’estensione e la complessità di questi ecosistemi, fa sì che essi siano non solo serbatoi di biodiversità, ma anche corridoi e aree di sosta per facilitare la dispersione e la migrazione delle specie, rendendo il Ticino il più importante corridoio ecologico tra Alpi ed Appennini, anello essenziale di connessione biologica tra l’Europa continentale, il bacino del Mediterraneo e l’Africa. I due più importanti valori che costituiscono l’anima del Parco sono le acque e i boschi; senza buone e abbondanti acque e senza boschi sani e ricchi in qualità e in quantità di specie animali e vegetali, il Parco non avrebbe ragione di esistere.
Dal “Ponte delle Barche” di Bereguardo (PV), inizia il sentiero ripariale che conduce alla frazione della Zelata e successivamente al Centro Parco Geraci. I percorsi naturalistii che si snodano nell’area dei Geraci, permettono di scoprire lanche silenziose e boschi tipici delle zone umide delle sponde del Ticino. Percorrendo i sentieri si potranno ascoltare i suoni del bosco e il canto dei numerosi uccelli presenti. Si consiglia di portare il binocolo.
Al Centro Parco Geraci incontreremo la guida naturalistica Flavia Caironi che descriverà l’ambiente del Parco. Nel pomeriggio, per chi lo desidera, visita all’azienda agricola biodinamica “Cascine Orsine”.
Le iscrizioni si ricevono in sede: martedì 6 e venerdì 9 Giugno 2023