La storia narra che San Colombano dopo aver gettato le basi per la costruzione di un monastero oramai anziano, avesse eletto la Spelonca a luogo in cui era solito recarsi a meditare e la tradizione vuole che San Colombano sia morto in Val Curiasca il 23 novembre del 615, presso le Grotte di San Michele, Coli appartenne quindi ai monaci del Monastero di Bobbio, che qui fecero erigere una chiesetta., mentre la leggenda narra che le sue spoglie vennero trovate nel suo letto nel Cenobio bobbiese. Il percorso inizia dalla piazza di Coli (647m), direzione Grotte di San Michele, al ponte sul torrente Curiasca (485m) si proseguire in salita tra boschi di carpini, castagni. Dopo alcuni tornanti a sx per le Grotte (650m), sentiero attrezzato con corrimano in legno e catene di sicurezza. Presso la prima grotta sono stati posti una croce di ferro e uno scritto che racconta la storia del luogo. Proseguendo si raggiungono i ruderi della seconda grotta con ruderi di una chiesetta. Ritorno al sentiero a sx si continua a salire nel bosco in direzione di Costa Lunga (877m) e Costiere (958m). Si prosegue su asfalto lungo tutta la testata dell’Alta Val Curiasca. Si passano i paesi di Barche (970m), Rovere, Pescina (1043), Cornaro, San Rocco. A Cornaro (972m) breve deviazione per raggiungere la chiesa di Peli (912m), con i suoi monumenti in ricordo dei partigiani. Raggiunto Faraneto (850m) si riprende a sx il sentiero (VA) che in discesa porta a guadare il Rio Iasola (568m) per
risalire alla torre dei Magrini e rientrare a Coli.
Sono in vigore le norme di contenimento delle peste suina africana, a cui ci si deve attenere.
Ulteriori indicazioni , sia tecniche che logistiche, in fase di iscrizione.
Iscrizioni in sede, dalle ore 21 alle 22 di martedì 2o maggio 2025.