In cammino in un territorio di confine per scoprire la Torre di Manfredello (X sec.), posta a controllo degli antichi percorsi della Romea di Montagna. La Torre presenta ben visibili le sue feritoie, le finestre ad arco decorate e attorno i resti del villaggio circostante. In questo territorio i cacciatori e raccoglitori dell’età della pietra e del bronzo, risalivano il Monte Burrasca (m), aspra roccia ofiolitica, per inseguire le prede e dominare dall’alto l’alta Val Nure. Mentre nei secoli scorsi da qui si controllavano i passi che dall’Alta Val Ceno portavano al mare, le antiche vie del sale. Geologicamente è un Territorio interessato dapprima dalle eruzioni sottomarine di oltre 150 milioni di anni fa e successivamente dalle ere glaciali. Restano, a testimonianza del ghiacciaio del Monte Bue e Ragola, tra torbiere, laghi ormai interrati ma ancora visibili, alcuni laghi di origine glaciale tra cui il Lagazzo. Il percorso inizia dal Passo delle Pianazze (975m), e su tracce si raggiunge la Torre di Manfredello, a seguire il Monte Burrasca (944m). Da qui, in direzione del Groppo di Cassimoreno (898m), alla ricerca dell’area dove un tempo sorgeva la Rocca di Melagrana (XIII sec.), presidio medioevale posto sul crinale tra le due valli per sorvegliare il territorio, le mandrie e pastori che hanno vissuto e frequentato tutta l’area e per controllare i commerci verso il mare.
Sono in vigore le norme di contenimento delle peste suina africana, a cui ci si deve attenere.
Ulteriori indicazioni , sia tecniche che logistiche, in fase di iscrizione.
Iscrizioni in sede, dalle ore 21 alle 22 di martedì 22 luglio 2025.